Urgent call for help! from Sinai

 

Written by Fr. Mussie Zerai

Urgent call for help! from Sinai
10:36 am, a call comes from the Eritrean hostages in the Sinai, told this morning that the four women have suffered sexual violence for the umpteenth time by a pack of thieves, because they repeatedly do not pay the ransom demanded by the smugglers. A pregnant women is very ill, after she was beaten by traffickers all this happened this morning, all this is happening while the "civilized" world is watching , distracted by other issues, some for indifference to this tragedy, for those who do not irritate governments of the region, the fact is that there is a significant silence, no one is doing anything to eradicate this scourge of our times, you do not see any results, except the release of the hostages who have paid the ransom. Even today, the crime of slave wins, thanks to the complicit silence of the mighty of the earth.
Intolerable inaction of governments in the region of Sinai, the other more shameful silence of the international community to the tragedy of hundreds of refugees held in chains by the raiders in a plot of land of more red globe, not only because it is hot, but being a territory under control of the entire international community to the Israeli - Palestinian. But the international community seems willing to close our eyes to this tragedy of refugees are stripped of everything, up to their human dignity, to lose life itself.
We wonder where are the defenders of human life? Where are the champions of human rights? Where Europe is the cradle of "civilization"?
African hostages probably worth less than many others for which we all mobilize? Europe that rejects, are announced to build walls, but none deals with the lives of these desperate people.
A knock on the conscience of each one of us. The silence of the mass media will not hide the desperate cries of women raped.
We ask for a concrete sign of not more than blackmail to free those people, but ourselves, as I said this morning one of them, "now we cuttings to die here, but you live in a free to remain slaves of your inaction, your silence, your passive complicity with these criminals. "
I do not get tired of asking the international community, especially Europe to make progress in combating this crime against humanity that is taking place on Europe's doorstep, in the territory of the countries considered allies and friends in Europe.
Need a concrete shelter for the refugees, who are now stranded in Egypt and Libya, the inhuman conditions in which they are screened hundreds of refugees, not only by the traffickers, but also by the police in Egyptian prisons and the Libyan ones, are well known in Europe, something is needed to provide security to those who flee to seek protection, freedom and peace. We must offer them the opportunity to get to safe places, where they are guaranteed the civil and human rights of refugee, the asylum seeker, the refugee.
Fr. Mussie Zerai

Richiesta di aiuto Urgente!!! dal Sinai
Ore 10.36, arriva una telefonata dai ostaggi eritrei nel Sinai, raccontano le quattro donne che sta mattina hanno dovuto subire per l'ennesima volta violenze sessuali dal branco dei predoni, ripetutamente perché non pagano il riscatto richiesto dai trafficanti. Una delle donne incinte sta molto male, dopo che stata picchiata dai trafficanti tutto questo accadeva questa mattina, tutto questo sta accadendo mentre il mondo "civile" sene sta a guardare, distratto da altre questioni, chi per indifferenza verso questo dramma, chi per non irritare governi di quella regione, sta di fatto che ce un sostanziale silenzio, nessuno sta facendo nulla per debellare questa piaga dei nostri giorni, non si vede nessun risultato, tranne la liberazione dei ostaggi che hanno pagato il riscatto. Ancora oggi il crimine degli schiavisti vince, grazie al silenzio complice dei potenti della terra.
Intollerabile l'inerzia dei governi della regione del Sinai, altre tanto vergognoso il silenzio della comunità internazionale di fronte al dramma di centinaia di profughi tenuti in catene dai predoni in un fazzoletto di terra più rovente del globo, non solo perché fa caldo, ma essendo un territorio sotto controllo di tutta la comunità internazionale per la questione Israelo - Palestinese. Ma la comunità internazionale sembra disposta a chiudere gli occhi su questo dramma di profughi che vengono spogliati di tutto, per fino della loro dignità umana, fino a perdere anche la vita stessa.
Ci chiediamo dove sono finiti i difensori della vita umana? Dove sono i paladini dei diritti umani? Dove l'Europa culla della "Civiltà"?
Ostaggi africani forse valgono meno di tanti altri per i quali tutti si mobilitano? L'Europa che gli respinge, si annunciano muri da costruire, ma nessuno si occupa della vita di questi disperati.
Bussano alla coscienza di ciascuno di noi. Il silenzio dei mas media non nasconderà le grida disperate delle donne stuprate.
Chiediamo un segno concreto di ricatto per liberare non più quelle persone, ma noi stessi, come mi diceva sta mattina uno di loro, “ormai siamo rassegnati a morire qui, ma voi che vivete nel modo libero a restare schiavi della vostra inerzia, del vostro silenzio, della vostra complicità passiva con questi criminali”.
Io non mi stancherò di chiedere alla Comunità Internazionale, in particolare all'Europa di fare passi in avanti per combattere questo crimine contro l'umanità che si sta consumando alle porte dell'Europa, in territorio di paesi considerati alleati e amici dell'Europa.
Serve un progetto concreto di accoglienza per i profughi, che oggi sono bloccati in Egitto e Libia, le condizioni disumane a cui vengono sottoposti centinaia di profughi, non solo dai trafficanti, ma anche dalla polizia nelle carceri egiziane e quelle libiche, sono ben conosciuti in Europa, serve una soluzione che dia sicurezza a chi fugge per cercare protezione, libertà e pace. Bisogna offrirgli la possibilità di arrivare in posti sicuri, dove sono garantiti i diritti umani e civili del profugo, del richiedente asilo politico, del rifugiato.
don Mussie Zerai